Pittura

Ho sempre avuto con i colori un rapporto intimo e naturale ma ne ho fatto a lungo un uso inconsapevole, mi sembrava ovvio sapere come ottenere un colore che avevo in mente. I colori mi si imprimono dentro. E’ per questo che sin da piccola venivo mandata a comprare i fili in merceria. Anche senza il campione non sbagliavo mai. Guardavo con piacere le spolette messe ordinatamente in dégradé e al primo sguardo sapevo qual era la mia. Ma non ho preso sul serio questi doni. Nemmeno le numerose tele che ho dipinto per un periodo intorno ai vent’anni, astratti di puro colore che piacevano molto, tant’è che non me n’è rimasto nessuno. La pittura è entrata nella mia vita per caso, in punta di piedi, ma subito si è impossessata di me e delle mie notti, unico tempo libero e tranquillo. E’ accaduto subito dopo un periodo di grandi prove, ed è stata la mia cura.
L’ho capito poco a poco, mentre i colori e i segni scaturivano da me come un’eruzione. All’inizio erano molto più figurativi, forse per essere più intelligibile a me stessa, anche se con mia grande sorpresa temi e tratti, modi e tecniche si moltiplicavano ed evolvevano molto rapidamente.
Credo che la pittura mi abbia permesso di trasformarmi in modo spontaneo e certamente assai meno intellettuale della scrittura, mia precocissima e prima arte, che nasce e agisce in tutt’altro modo; anche se in certi casi la poesia può sortire effetti terapeutici, simili a quelli del dipingere.
Comunque, finita l’urgenza personale la voglia di dipingere è rimasta, le tele sono diventate, quando era possibile, sempre più grandi, e anche i temi più astratti e universali. Da Angeli, Vulcani, Sacerdotesse e Madonne, Luoghi dell’oltre, temi molto presenti all’inizio assieme ai Ritratti, si passa a una dimensione diversa con i Trasparenti, realizzati su lastre di acrilico, dove si addensano essenze per lo più quasi astratte che inaugurano, nel 2002, una serie che continua tuttora.
Poi ci sono i Tondi, essenza di per sé, la cui forma richiede già uno sguardo circolare. Sono quadri particolari e mai banali quelli che richiamano il cerchio. Nel mio caso, per dipingere un tondo aspetto che mi chiami fino a che il desiderio non diventa insopportabile. Ed è allora e solo allora che mi ci metto. Con umiltà e curiosità, ché quasi sempre dai tondi vengono fuori cose che non mi aspetto.
Anche i Giocanti, esseri gioiosi, che vivono giocando e cantando, sono stati una sorpresa.
Dall’inizio sono passati diciassette anni. Nell’entusiasmo di questa nuova capacità, sempre per caso, mi sono trovata a esplorare anche altre arti, che mi sono piaciute e che sto ancora approfondendo.
E così mi sono ritrovata artista eclettica, a fare di tutto, liberamente e seguendo l’ispirazione.
Per ora Pittura, creazione di Gioielli, Opere Tridimensionali, Architettura e poi chissà…


I Giocanti

Angeli, Sacerdotesse e Madonne

Astratti

Luoghi dell'Oltre

Opere

Piccoli su cartoncino, tela, pelle o legno

I ritratti

I tondi

Le trame

I trasparenti

I vulcani

I Fioriti

I Pesci