Al tridimensionale penso di esserci arrivata realizzando gioielli. Grazie a pietre di ogni foggia, ho imparato a distribuire le forme. Poi, visto che lavoravo con i fili, la ricerca è andata in crescendo e sono nate le Piccole. Dove spesso il filo, di Rame o altro, circoscrive o tesse la sua trama intorno a vari materiali, o oggetti di uso comune. A volte invece l’opera nasce e si svolge tutta attraverso il filo.
Per le Grandi, invece, ha agito come sempre il caso, a volte anche la volontà. Ma visto che in maggioranza le ho realizzate in Brasile, si è sempre trattato di un’avventura, dato che strutture e materiali ad hoc lì scarseggiano. Quindi ho dovuto inventare molto, anche con tecniche assurde ma efficaci.